Pasta di sfarinato di farro biologica, 100% Farro Dicocco (Origine: Lazio), trafilata al bronzo, con tempo di cottura 10 min.
Questo formato deve il suo nome al riutilizzo delle parti di sfoglia che vengono stracciate durante la preparazione delle lasagne.
Gli stracci sono adatti ad ogni tipo di sugo dal pesce al ragù di carne (o di selvaggina) o semplicemente in bianco. Per quanto riguarda le verdure, sono ottimi accompagnati da un succulente pesto o con una salsa a base di ceci e rosmarino.
Pasta lunga di semola 100% italiana trafilata al bronzo con tempo di cottura di 18 minuti.
Si tratta della forma più grossa dello spaghetto, l’emblematica pasta lunga il cui nome deriva dalla parola spago. “Un filo d’olio extra vergine, un po’ di pepe e un pizzico di formaggio, ecco è il modo migliore per assaggiare gli spaghettoni Toscani” dice Giovanni Fabbri, quarto titolare dell’azienda. Naturalmente, lo spaghettone si può abbinare a molti sughi diversi, semplici e un po’ più complicati: cacio e pepe, un bel ragù o ancora all’aglione come si fa ad esempio in Toscana, o semplicemente all'aglio (vedi qui la RICETTA)
Pasta lunga di semola 100% italiana trafilata al bronzo con tempo di cottura 11 min.
È uno dei formati più fini della famiglia delle bavette, chiamate anche "bavettine" o "tagliatelline". I formati più grossi includono le trenette liguri e le fettuccine romane. Le linguine sono tradizionalmente abbinate a sughi delicati a base di erbe aromatiche come il famoso pesto alla genovese o al pesce con frutti di mare.
Pasta corta di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 8 min.
La forma tonda e attorcigliata dei dischi volanti, che si aprono leggermente durante la cottura, permette loro di trattenere il sugo e ne fanno un formato ideale per condimenti cremosi. Per esempio, sposano bene con burro e salvia, con un pesto (alla genovese o la sua variante toscana, al cavolo nero) o ancora con cime di rapa.
Pasta di semola 100% italiana, con tempo di cottura 13 min.
Di forma cilindrica e liscia (senza rigatura), la calamarata è un formato tipico delle zone costiere meridionali dell’Italia. Per produrla, il pastaio usa la stessa trafila che permette di produrre le maniche di frate (o paccheri) ma più corta di circa tre quarti (circa un quarto di un pacchero).
La calamarata è particolarmente adatta alle ricette a base di frutti di mare, ad esempio con pomodorini e calamari,o gamberi. Si presta anche molto bene a sughi più cremosi come una carbonara.
Linguine allo zafferano di semola di grano duro e germe di grano. Sapore intenso grazie alla aromaticità dello zafferano. Ottimi con un sugo di pesce, ragù di volatili come anatra o fagiano, formaggi morbidi del tipo caprino, oppure semplicemente con un buon olio extravergine di oliva del tipo toscano.
Pici al tartufo estivo (tuberAestivumVitt.) e fungo porcino (Boletus Edulis) di semola di grano duro. Ottimi con ragù di carne, funghi, salse a base di tartufo, o semplicemente con un filo d'olio di extravergine di oliva
Paccheri di semola di grano duro con germe di grano. Ottima tenuta della cottura, sapore più intenso grazie alla presenza di germe di grano. Sono perfetti per la classica ricetta è Cacio e Pepe.