Pasta lunga di semola 100% italiana trafilata al bronzo con tempo di cottura 11 min.
È uno dei formati più fini della famiglia delle bavette, chiamate anche "bavettine" o "tagliatelline". I formati più grossi includono le trenette liguri e le fettuccine romane. Le linguine sono tradizionalmente abbinate a sughi delicati a base di erbe aromatiche come il famoso pesto alla genovese o al pesce con frutti di mare.
Pasta corta di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 8 min.
La forma tonda e attorcigliata dei dischi volanti, che si aprono leggermente durante la cottura, permette loro di trattenere il sugo e ne fanno un formato ideale per condimenti cremosi. Per esempio, sposano bene con burro e salvia, con un pesto (alla genovese o la sua variante toscana, al cavolo nero) o ancora con cime di rapa.
Pasta di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 10 min.
Nacquero nel quartiere di San Lorenzo, storicamente si trattava di “una sorta di pasta di grano, sottile, e in forma di larga striscia o nastro, leggermente increspata da un lato, la quale per lo più adoperasi per minestra.” È proprio quel particolare formato di pasta che produciamo nel nostro Pastificio con la stessa trafila da più di 70 anni e che oggi viene chiamata “pappardella”.
A Firenze e nel Chianti, la pappardella di San Lorenzo si cucina tradizionalmente con un ragù a base di lepre (detto “sulla lepre” nel Chianti), di coniglio o di cinghiale. Le pappardelle si possono anche abbinare senza carne, a sughi cremosi a base di pomodoro, con ricotta e basilico.
Matassa di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 8 min.
I nastri toscani si accompagnano magnificamente con ragù a base di cacciagione. Tradizionalmente nei giorni di festa nella famiglia Fabbri, si fanno i nastri (o i nastroni) pasticciati, ossia preparati a strati in un piatto, in modo disordinato, con un bel ragù di carne, tanto formaggio e cotti al forno.
Pasta da minestra di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 14 min.
La grandine è detta soda perché è “senz’i’ buco, tutta piena” e la relativa durezza dell’impasto aumenta il tempo di cottura rispetto alla sua versione bucata.
Questo formato è adatto soprattutto alle ricette in brodo sia vegetale che a base di pesce o di carne. A Livorno, la grandine soda (chiamata lì grandinina) si prepara tradizionalmente coi piselli sgranati, cipolle fresche e brodo di carne.