Pasta di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 10 min.
Nacquero nel quartiere di San Lorenzo, storicamente si trattava di “una sorta di pasta di grano, sottile, e in forma di larga striscia o nastro, leggermente increspata da un lato, la quale per lo più adoperasi per minestra.” È proprio quel particolare formato di pasta che produciamo nel nostro Pastificio con la stessa trafila da più di 70 anni e che oggi viene chiamata “pappardella”.
A Firenze e nel Chianti, la pappardella di San Lorenzo si cucina tradizionalmente con un ragù a base di lepre (detto “sulla lepre” nel Chianti), di coniglio o di cinghiale. Le pappardelle si possono anche abbinare senza carne, a sughi cremosi a base di pomodoro, con ricotta e basilico.
Per la gioia di tutti gli intolleranti al lattosio o per chi segue una dieta alimentare Vegana è stata creata una ricetta in tutto simile alla Torta Classica. Solo cioccolato fondente, cacao amaro in polvere ed acqua minerale. Niente grassi animali (niente burro, né panna, né latte quindi lactosio free), niente farina (da sempre prodotta con ingredienti che in natura non contengono glutine ed in ambiente non contaminato da glutine per le intolleranze al glutine), niente uova e nessuna aggiunta di zuccheri. Morbida e voluttuosa, dal gusto deciso e dal sapore cremoso del cioccolato che avvolge tutti i sensi. Certificata VeganOK.
Sono confezionati sottovuoto per fargli mantenere per mesi tutta la loro fragranza e bontà.
Vanno mantenute a temperatura controllata (+2/+4°C) e lasciate stemperare un po’ prima di consumarli per apprezzare al meglio avvolgenti sapori di queste meravigliose torte.
Il fagiolo zolfino fa parte delle varietà antiche. Come dice il nome ha il colore giallo dello zolfo e localmente viene anche chiamato "fagiolo di burro" perché si scioglie in bocca. Proviene dal Valdarno e dal Pratomagno, provincia di Arezzo. È piccolo (varietà nana), rotondo, caratterizzato da una pelle molto sottile, che rende questo fagiolo più digeribile e ben accettato anche da coloro che non tollerano i legumi. Ineguagliabile nel gusto e nella consistenza, delizioso come come contorno.
Recupero di un'antica varietà di cece del centro-sud Italia. Passato di ceci è una versione pronta già all'uso: scaldando senza aggiunta di acqua create delle quenelle come contorno dei vostri piatti a base di pesce o carne, aggiungendo un pò di acqua usatelo come letto di verdure, oppure con maggior quantità di acqua o brodo come zuppa in crema. Avrete un piatto sano, leggero, sostanzioso in un tempo record!
Recupero di un'antica varietà simile al cece. E' il legume con il più alto contenuto proteico. Passato di cicerchie decorticate è una versione pronta già all'uso: scaldando senza aggiunta di acqua create delle quenelle come contorno dei vostri piatti a base di pesce o carne, aggiungendo un po' di acqua usatelo come letto di verdure, oppure con maggior quantità di acqua o brodo come zuppa in crema. Avrete un piatto sano, leggero, sostanzioso in un tempo record!
Orzotto ai Porri è un preperato di orzo unito alle verdure selezionate ed essicate. Facile da preparare: basta aprire la busta ed aggiungere un litro d'acqua fredda salata. Si porta ad ebolizione, mascolando spesso in fase di cottura, e in 35 minuti è pronto un ottimo primo piatto. Condimento perfetto è con una noce di burro e circa 80 gr di gorgonzola, oppure un altro formaggio erborinato che si scoglie. Come il vino in abbinamento scegliete un Gewurztraminer d’Alsazia per accompagnare questa ricetta, oppure un altro Gewurztraminer non molto giovane e abbastanza complesso. Semplice e originale!