Denominazione: Chardonnay Sant'Antimo DOC
Annata: 2019
Zona di produzione: Montalcino (Siena)
Altitudine media: 250 m s.l.m
Vitigni: 100% Chardonnay, cloni selezionati provenienti dalla Borgogna.
Vinificazione: Raffreddamento delle uve a 10°-12°C in ambiente condizionato, successiva pressature soffice, separazione del mosto fiore dalle fecce grossolane mediante decantazione statica durante la notte. Fermentazione: in barriques nuove di rovere francese in ambiente termocondizionato per un periodo di circa 15 giorni ad una temperatura di 20°- 22° C. Dopo la fermentazione alcolica, il vino permane sui lieviti, con periodici rimescolamenti (Bâtonnage) fino alla primavera. La fermentazione mallolattica é parziale: solamente la metà delle barriques la svolgono.
Titolo alcolometrico:14%
Bottiglie prodotte: 6.400 bottiglie
Titolo alcolometrico: 14% vol
Temperatura di servizio: 8-10°C
Caratteristiche organolettiche:
Colore: Giallo paglierino intenso.
Profumo: Presenta un bouquet intenso e complesso con note fruttate, quali mela gialla e ananas ed eleganti sentori dati dall'affinamento, come spezie e vaniglia.
Palato: In bocca è ampio e strutturato con una piacevole trama sapida e minerale. Il retrogusto è fruttato e persistente.
Matassa di semola 100% italiana, trafilata al bronzo, con tempo di cottura 8 min.
I nastri toscani si accompagnano magnificamente con ragù a base di cacciagione. Tradizionalmente nei giorni di festa nella famiglia Fabbri, si fanno i nastri (o i nastroni) pasticciati, ossia preparati a strati in un piatto, in modo disordinato, con un bel ragù di carne, tanto formaggio e cotti al forno.
Recupero di un'antica varieta' di cece del centro-sud italia, ha una buccia importante ed ha un sapore molto piu' spiccato rispetto agli altri ceci. Noi consigliamo un ammollo di almeno 24 ore con un cambio dell'acqua, seguito da un lavaggio in acqua corrente. I ceci vanno poi messi in abbondante acqua fredda, senza sale, ma, se si desidera, con 2 foglie di alloro o alga kombu e portati ad ebollizione a fuoco basso. Aggiungere sale al bollore e cuocere per 2 ore circa. La preparazione richiede il tempo ma il risultato vi ripagherà.
Il fagiolo zolfino fa parte delle varietà antiche. Come dice il nome ha il colore giallo dello zolfo e localmente viene anche chiamato "fagiolo di burro" perché si scioglie in bocca. Proviene dal Valdarno e dal Pratomagno, provincia di Arezzo. È piccolo (varietà nana), rotondo, caratterizzato da una pelle molto sottile, che rende questo fagiolo più digeribile e ben accettato anche da coloro che non tollerano i legumi. Ineguagliabile nel gusto e nella consistenza, delizioso come come contorno.
Recupero di un'antica varietà di cece del centro-sud Italia. Passato di ceci è una versione pronta già all'uso: scaldando senza aggiunta di acqua create delle quenelle come contorno dei vostri piatti a base di pesce o carne, aggiungendo un pò di acqua usatelo come letto di verdure, oppure con maggior quantità di acqua o brodo come zuppa in crema. Avrete un piatto sano, leggero, sostanzioso in un tempo record!
Matassa di semola 100% italiana, trafilata al bronzo,con tempo di cottura 6 min.
I taglierini sono adatti sia alla preparazione di paste asciutte abbinate a sughi delicati a base di pesce o di verdure, che ai minestroni. I taglierini sono tradizionalmente preparati al forno nella ricetta dei "basotti" (o "bassotti") conditi al burro e parmigiano reggiano.
I taglierini sono deliziosi accompagnati con un sugo a base di burro e tartufo.
Pasta di sfarinato di farro biologica, 100% Farro Dicocco (Origine: Lazio), trafilata al bronzo, con tempo di cottura 10 min.
Questo formato deve il suo nome al riutilizzo delle parti di sfoglia che vengono stracciate durante la preparazione delle lasagne.
Gli stracci sono adatti ad ogni tipo di sugo dal pesce al ragù di carne (o di selvaggina) o semplicemente in bianco. Per quanto riguarda le verdure, sono ottimi accompagnati da un succulente pesto o con una salsa a base di ceci e rosmarino.
Pasta lunga di semola 100% italiana trafilata al bronzo con tempo di cottura di 18 minuti.
Si tratta della forma più grossa dello spaghetto, l’emblematica pasta lunga il cui nome deriva dalla parola spago. “Un filo d’olio extra vergine, un po’ di pepe e un pizzico di formaggio, ecco è il modo migliore per assaggiare gli spaghettoni Toscani” dice Giovanni Fabbri, quarto titolare dell’azienda. Naturalmente, lo spaghettone si può abbinare a molti sughi diversi, semplici e un po’ più complicati: cacio e pepe, un bel ragù o ancora all’aglione come si fa ad esempio in Toscana, o semplicemente all'aglio (vedi qui la RICETTA)
Pasta lunga di semola 100% italiana trafilata al bronzo con tempo di cottura 11 min.
È uno dei formati più fini della famiglia delle bavette, chiamate anche "bavettine" o "tagliatelline". I formati più grossi includono le trenette liguri e le fettuccine romane. Le linguine sono tradizionalmente abbinate a sughi delicati a base di erbe aromatiche come il famoso pesto alla genovese o al pesce con frutti di mare.
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