Correva l’anno 1928, i giovani fratelli Chiaverini decidono di fondare una piccola impresa per la produzione di marmellate e conserve, appena fuori le mura della città di Firenze. Il laboratorio di Via Locatelli mantiene la sua tradizione manuale e artigianale ma, pian piano, viene trasformato in stabilimento. Ormai le loro confetture sono ben conosciute in tutto il mondo per la loro bontà.
Esplosione di genuina freschezza. Ecco la nostra Confettura Extra di Frutti di Bosco racchiusa in un colorato mastellino.
Finissimi biscotti artigianali della tradizione della famiglia Marabissi dal 1948. Questa è una delle ultime gustosissime versioni arricchite dal cioccolato e pizzico di sale.
Caccia e Corte, il Ragù di Lepre. Questo animaletto (Lepuse europaeus) ha sempre scorazzato nelle campagne Toscane, ed è stato cibo gradito per chi fosse riuscito a catturarlo. Nell’affresco della “Cavalcata dei Magi” che Benozzo Gozzoli dipinse in palazzo Medici-Riccardi in Firenze si vede, all’uscita di un bosco, un falcone con una lepre fra gli artigli, un’amazzone, e di fronte a lei un cavaliere. Il Gozzoli raccontava che il cavaliere cercando di catturare la lepre, l’aveva spinta fuori dal bosco, dove il falcone della bella amazzone l’aveva ghermita. Ne nacque una pacata discussione su di chi fosse la preda, discussione che fu risolta quando la dama invitò il cavaliere a recarsi al castello di lei dove avrebbero gustato assieme l’agognato animale. Consigliamo di provarlo con linguine allo zafferano!
La carne di questo suinide, che si chiama “di cinta (cinta = cintura) deve il suo nome alla cintura di pelame bianco sul dorso che cinge il suo corpo, che per la restante parte è scuro. Già nel 1300 è presente in Toscana, come testimonia un dipinto di Lorenzetti “Allegoria del buon governo" nel Palazzo Comunale di Siena. Il particolare profumo delle sue carni è dovuto al disciplinare per cui viene allevato allo stato brado. Viene venduto con il bollino numerato del Consorzio della Cinta Senese. Ragù delle nostre tradizioni, semplicemente unico. Con tagliolini o penne non si sbaglia!
Sono i biscotti tipici, i più conosciuti, i più copiati in tutta Italia. Il segreto di Marabissi: utilizzare le materie prime migliori, lavorarle a mano secondo la tradizione toscana. Si accompagnano al tè, al caffè, al cappuccino, ma hanno il loro abbinamento ideale con il vino liquoroso come il toscano Vinsanto.
Pici a matassa pasta di semola di grano duro. Un perfetta alternativa ai pici freschi, ottima resistenza alla cottura. Si sposa bene con tutti tipi di ragù di carne, compresa selvaggina, ma anche con i sughi al pomodoro, oppure ricette classiche come Pici all'Aglione.
Linguine con peperoncino rosso di semola di grano duro e germe di grano. Ottimi con un sugo di pesce, crostacei, ma anche semplicemente con un olio extravergine di oliva toscano.