Viene preparata con un'antica varietà di mais bianco dal sapore più delicato rispetto alla polenta tradizionale e si abbina molto bene al pesce di cui esalta il sapore. È naturalmente priva di glutine. Viene cucinata esattamente come la polenta.
Questa farina macinata a pietra deriva da un antichissimo cereale (Triticum Monococcum) da poco recuperato in agricoltura. Ha un sapore molto gradevole e si adatta a qualsiasi preparazione dolce o salata. Per lievitati con pasta madre richiede una media o lunga lievitazione.
Frutti pregiati, deliziosi ed energetici, i marroni rappresentano un'importante fonte di proteine, glucidi e potassio. Nasce dalle qualità più pregiate mediante un metodo di macinazione tradizionale con l'utilizzo di pietra naturale. La farina di colore nocciola chiaro e dal sapore dolce e delicato costituisce un ingrediente che ci riporta alla tradizione dei dolci regionali, perfetta per la preparazione del castagnaccio ed atri dolci come creme, frittelle e budini.
Il Cannellino di San Ginese e Sant'Alessio è un ecotipo di fagiolo di colore bianco con venature grigiastre, ha dimensioni più piccole del comune cannellino, in bocca la buccia pressoché assente, la pasta morbida e il sapore è delicato. Coltivato nella Piana di Lucca e nei territori limitrofi.
Il tempo di cottura è di circe due ore con precedente ammollo di almeno 12 ore.
L'abbinamento consigliato è con le carni bianche, con erbe aromatiche o con pesce.
Il Lucchese è un ecotipo di cece da sapore intenso e da pasta morbida coltivato nella Piana di Lucca e nei territori limitrofi della provincia di Pisa.
Per l'utilizzo si consiglia un ammollo per almeno 12 ore. Il tempo di cottura è di circa un'ora.
Questo cece è molto utilizzato nelle preparazioni tradizionali: abbinato al baccalà, nella vellutata o nelle minestre miste di legumi e cereali.
Antica varietà di fagiolo, raccolto prevalentemente a mano, con un sapore intenso e una buccia finissima, quindi estremamente digeribile.
Si adatta a tutte le preparazioni, in particolar modo indicato per le zuppe e come ingrediente per la ricetta di Ribollita.
Va cotto a fuoco molto lento per circa 50 minuti dopo un ammollo di almeno 12 ore.
Potete gustarlo anche semplicemente con un filo d'olio d'oliva a crudo e una macinata di pepe nero, oppure saltato un padelle con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino.
Queste piccole lenticchie crescono in una delle zone più suggestive della Toscana, quella delle Crete. Hanno un seme molto saporito e ricchissimo di ferro e di proteine.
Vi consigliamo di metterle in ammollo per almeno 4 ore, di risciacquarle e di mettere al fuoco in acqua fredda, cuocendo per circa 40 minuti, salandole a fine cottura.
Sono ottime condite con olio extravergine di oliva, zafferano, pecorino grattugiato oppure in umido con pomodoro e verdure, oppure per arricchire una zuppa.
Zuppa di farro perlato, lenticche e miglio decorticati, che può essere cucinata senza ammollo.
Ricetta per 4 persone:
Versare 200grammi di zuppa in circa 2 litri di acqua fredda e salata a piacere. aggiungere un bicchiare di vino bianco e un generoso trito di carota, sedano e cipolla. Cuocere per 40 minuti e servire con un filo d'olio EVO e formaggio stagionato grattuggiato. Per la zuppa più ricca, aggiungere all'inizio cottura una patata a pezzetti o in ciuffo di spinaci.
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